Lo sport è da sempre occasione di divertimento, condivisione e incontro. E proprio in durante un evento sportivo, l’Air Dolomiti Padel Cup organizzata da Pro Padel Verona di Povegliano Veronese, SportdiPiù Magazine ha avuto l’occasione di conoscere ed intervistare Steffen Harbarth Ceo di Air Dolomiti e uno dei due amministratori delegati di Lufthansa CityLine. Dal 1° gennaio 2019, Steffen Harbarth è inoltre membro dell’executive board di Lufthansa CityLine. Prima di questo ha ricoperto diverse posizioni dirigenziali all’interno del Gruppo Lufthansa: all’hub di Lufthansa a Monaco era responsabile della gestione commerciale e dei processi di marketing di Lufthansa Hub Airlines e successivamente ha assunto la posizione di area manager di Lufthansa Group Airlines in Asia e Pacifico.
Dott. Harbarth da inizio gennaio per lei è iniziata una nuova avventura ‘a bordo’ di Air Dolomiti: un resoconto di questi primi mesi?
«Effettivamente per me è iniziata una nuova avventura e devo dire che sono molto soddisfatto dal punto di vista professionale e personale: Air Dolomiti è una realtà acquisita dal Gruppo Lufthansa da diversi anni, ne conoscevo i risultati e le caratteristiche ma devo dire che è stato stimolante conoscere l’azienda dall’interno, le persone che lavorano con tanto entusiasmo, le peculiarità di una realtà medio piccola che è parte integrante di un grande gruppo».
Air Dolomiti è molto legata al mondo dello sport, per esempio l’Hellas Verona viaggia con voi. Il mondo dello sport è uno dei vostri target?
«Lo sport è portavoce di valori sani e condivisi e naturalmente ci fa sempre piacere legare il nostro nome a questi principi. La lealtà e soprattutto la consapevolezza che ogni traguardo raggiunto prevede tanto impegno e sacrificio a monte sono concetti che guidano quotidianamente il nostro lavoro e le nostre scelte».
Lei lavora presso l’Aeroporto di Villafranca di Verona: come si trova nella città scaligera?
«Verona è una città bellissima, molto caratteristica e offre davvero mille occasioni interessanti dal punto di vista professionale e culturale. Sono rimasto affascinato perché ho trovato una città ancora a dimensione umana: si può girare a piedi il centro storico scoprendo tesori in ogni angolo! L’Arena, le innumerevoli chiese e il fiume Adige che incornicia tutto…. e appena fuori le colline e il lago di Garda: non posso proprio lamentarmi!».
Steffen Harbarth smessi gli abiti di Ceo Air Dolomiti cosa fa nel tempo libero?
«Sono uno sportivo e mi piace tenermi in forma e poi naturalmente amo passare del tempo con la mia famiglia e con gli amici».
Qual è il suo rapporto con lo sport?
«Ritengo che lo sport abbia uno straordinario potenziale educativo. Molti studi dimostrano che le competenze acquisite in ambito sportivo sono trasferibili efficacemente anche in altri contesti culturali, inoltre la pratica sportiva contribuisce a diffondere valori come solidarietà, lealtà, rispetto delle regole, che sono i principi fondanti di ogni società sana. Oltre a questo le attività di movimento sono occasioni importanti e necessarie per svagarsi e prendersi cura di sé e della propria salute».
Lei ha dei trascorsi da calciatori a buoni livelli: cosa le manca del calcio giocato?
«Si, ho giocato a calcio per molti anni. Ciò che più mi piaceva era il famoso “gioco di squadra”. Il ritmo della partita, l’attenzione verso il giocatore smarcato, la pazienza nell’attendere il momento giusto per segnare. Nello sport come anche nel lavoro e ho sempre creduto nella frase “squadra che si allena insieme, vince insieme”. Affrontare le sfide sportive, semplici o complesse, credo che aiuti a sviluppare abilità di concentrazione e di sopportazione dello stress che talvolta risultano utili anche in ambiente lavorativo».
È tifoso di qualche squadra in particolare?
«Non sono mai stato un tifoso di singole squadre. Apprezzo una partita ben giocata e sono contento quando i vincitori raggiungono la vittoria dopo un buon gioco di squadra. Da bravo tedesco, sono lieto quando la nazionale passa il girone, anche se devo ammettere che da quando sono in Italia, ho sviluppato particolare interesse verso il gioco e le strategie della nazionale Italiana, campione d’Europa in carica».
Lei è anche un giocatore di padel…
«In verità sono un giocatore di tennis, sono passato al padel perché è uno sport limitrofo e mi incuriosiva molto provare questa nuova disciplina; ho scoperto e giocato il padel negli anni passati a Singapore dove già qualche anno fa era una attività molto popolare. Il padel è uno sport aerobico, che aiuta a rimanere in forma ma richiede al contempo elasticità e forza muscolare, oltre a questo lo trovo molto divertente. Air Dolomiti ha recentemente organizzato un piccolo torneo al quale hanno partecipato anche nostri dipendenti e per tutti c’è stata la possibilità di provare qualche tiro con un maestro: spero che questo, oltre ad avvicinare allo sport, sia un modo per creare affiatamento tra le persone anche al di fuori dell’orario di lavoro».
Che differenze ci sono tra lo sport in Italia e in Germania?
«Lo sport, come dicevo sopra, è sempre veicolo di buoni principi e sentimenti verso sé stessi ed il prossimo. Questo non cambia da una nazione all’altra, non ci sono differenze tra lo sport in Germania ed in Italia, si tratta sempre di un passatempo che aiuta a mantenersi in forma ed insegna al tempo stesso modelli di comportamento corretti».
C’è un sogno nel cassetto che vorrebbe realizzare in tempi brevi, magari coniugando sport e lavoro?
«Sto cercando al momento di creare dei momenti ricreativi per tutti i dipendenti di Air Dolomiti legati al mondo sportivo, non esclusivamente quello del padel. Mi piacerebbe formare una squadra appassionata di sport e del proprio lavoro e favorire occasioni di incontro al di fuori dei momenti strettamente professionali: un team che si diverta e si metta in gioco in contesti sportivi. L’idea è quella di un gruppo che partecipi, ognuno secondo le proprie inclinazioni, a maratone, corse ciclistiche, tornei di padel, pallavolo, beach volley…insomma mi piacerebbe creare una comunità a tutto tondo formata da colleghi interessati a frequentarsi, gareggiare, sfidarsi e naturalmente aiutarsi anche su altri terreni di gioco».
Nel 2026 Verona sarà tappa delle Olimpiadi e Paralimpiadi invernali, un’occasione importante per la città, per i cittadini ma anche per Air Dolomiti…
«Le Olimpiadi e le Paralimpiadi saranno certamente una grande occasione per la città di Verona che sta già prendendo importanti provvedimenti per l’ospitalità del pubblico e degli atleti e, naturalmente, per la riduzione delle barriere architettoniche. Le Olimpiadi, infatti, sono innanzitutto una grande responsabilità, non solo una vetrina dove mettersi in mostra. Lo stesso discorso vale per Air Dolomiti naturalmente: speriamo di cogliere questa opportunità e di trasportare pubblico e atleti offrendo un servizio che agevoli gli spostamenti e le trasferte di tutti. Come compagnia aerea siamo sempre particolarmente sensibili ai temi legati alla mobilità perché sappiamo che piccoli particolari possono fare enormi differenze; proprio a questo proposito recentemente abbiamo organizzato, in collaborazione con IATA e con il patrocinio di ENAC, il “Convegno Gestione dei PRM e accessibilità agli scali aeroportuali”: un incontro rivolto a tutti gli attori coinvolti nella gestione dei passeggeri a mobilità ridotta per confrontarsi sulle tematiche dell’assistenza dei passeggeri in sedia a rotelle negli aeroporti, sullo stato dell’infrastruttura italiana, sulla fruibilità dei siti delle compagnie aeree e sull’addestramento del personale che fornisce assistenza.