La corsa, uno sport per tutti

La corsa è uno degli sport più frequentati e diffusi in tutto il mondo. Principalmente perché è uno sport che non ha bisogno di mezzi o attrezzi ma solo di un paio di scarpe e dei vestiti idonei a differenza di altri sport che sono un po’ più difficili e complicati. Per questo motivo può essere per tutti e tutti ci si possono approcciare. Il problema è che non è uno sport facile ma uno sport che ha bisogno di essere conosciuto e vissuto correttamente.

L’approccio alla corsa. La cosa fondamentale è procedere per obiettivi. Che obiettivi si hanno durante la corsa? Qual è il motivo per cui decido di correre? Voglio stare in forma? Migliorare il metabolismo? Voglio diventare un maratoneta di alto livello, un professionista? Sono motivi e modi completamente diversi di approcciarsi alla corsa.

Come affrontare la corsa. È importante essere già in forma per correre. È importante avere una condizione fisica buona. Non posso pensare di andare a correre se ho mal di schiena, male al ginocchio se ho delle problematiche che mi portano a peggiorare la mia situazione. Correre e fare sport serve per stare bene e quindi devo promuovere una buona attività fisica. Per svolgere una buona attività fisica devo prima essere in forma, poi viene tutto il resto.

Correre…correttamente. Bisogna imparare a correre. Imparare a correre significa non avere problematiche a livello articolare. Dello stress può essere creato a livello dei piedi e delle caviglie, a livello delle ginocchia e delle anche. Il motivo può essere che a livello della colonna vertebrale e del bacino c’è un disassamento che mi può creare un disallineamento degli arti inferiori e questo è un grosso problema, perché? Sapete quanti passi fate quando correte? Tantissimi. Ogni passo con un millimetro di disallineamento mi crea una differenza di lunghezza degli arti di metri a fine allenamento e questo non è correre bene, questo non è correre consapevole e per questo motivo bisogna creare una libertà di movimento a livello articolare.

Lo stretching. È importante creare libertà articolare in diversi modi. Ci si può aiutare da soli e si può anche essere aiutati. Chi si aiuta da solo cosa fa? semplicemente dello stretching, dell’allungamento e della tonificazione. Una sorta di rinforzo articolare che permette di essere più forte e più performante nel gesto che dovrà affrontare. Lo stretching si fa prima e si chiama stretching dinamico, è più una ricerca di un movimento della corsa, un iniziare il movimento magari già dalla camminata o con dei piccoli slanci senza andare a creare range articolari troppo ampi ma quello che interessa di più è quello che viene fatto dopo l’attività sportiva. In quel caso si fa dello stretching di allungamento, in cui cerco di allungare le mie fibre muscolari con vari esercizi. Le regole fondamentali sono principalmente due: devo creare tensione alla mia muscolatura senza arrivare al dolore e il tempo di durata dello stretching.

Il supporto dello specialista. Qualora lo stretching e l’attività preparatoria alla corsa non fossero sufficienti per riorganizzare, ristrutturare e ridare un po’ di benessere al fisico per compiere correttamente il gesto della corsa, allora lì può subentrare la figura del professionista (osteopata, chinesiologo…). Dopo un’attenta analisi, posturale, strutturale, biomeccanica e funzionale può dare delle indicazioni e magari il beneficio, il ristoro al fisico che il singolo atleta non può ottenere da solo.

La corsa rievolutiva. Il Centro Dynamo – in collaborazione con il Dott. Marco Torresi del Centro di attività motoria Chipos di Jesi – ha organizzato un corso intitolato La corsa rievolutiva che si è svolto il 2 aprile scorso in cui i partecipanti, neofiti o professionisti, hanno potuto conoscere e approfondire meglio tutti i concetti legati alla corsa ovvero, capire meglio la corsa, il mondo della corsa e come approcciarvisi nel modo corretto.

Per info: www.centrodynamo.it  – 045.7049372 – info@centrodynamo.it